Dietro le quinte del Successo: 10 Domande a Fabio, l'Anima dell'Allenamento alla Royal Parthenope FC

Dietro le quinte del Successo: 10 Domande a Fabio, l'Anima dell'Allenamento alla Royal Parthenope FC

🇮🇹-🇬🇧

Ciao Fabio!
-Qual è stata la tua fonte di ispirazione per diventare assistente allenatore?

-Sono cresciuto a Napoli, una città dove il calcio è parte integrante della cultura e
della passione quotidiana. Fin da giovane, ho coltivato l'amore per questo sport, sia seguendo le partite in TV che assistendo allo stadio. Questa intensa esperienza calcistica ha alimentato in me il desiderio di far parte attiva del mondo del calcio, trasformando il sogno di diventare un allenatore in un obiettivo concreto.
Il contesto unico di Napoli, dove ogni partita è attesa con grande emozione, ha
contribuito a forgiare la mia passione. Nel corso degli anni, giocando a calcio e futsal, ho accumulato preziose esperienze che hanno rafforzato il mio desiderio di condividere e trasmettere quelle emozioni dal punto di vista di un allenatore. La mia ambizione è diventare una fonte di ispirazione per gli altri, guidando e motivando i giocatori affinché possano raggiungere il massimo delle loro potenzialità. Essere un assistente allenatore è una vera e propria vocazione che mi spinge a contribuire al mondo del calcio con dedizione e passione.

-Come gestisci la pressione durante le partite importanti?

-Affrontare la pressione durante le partite cruciali è una parte fondamentale del mio ruolo di assistente allenatore, cosi come lo è per il resto dello staff.
Riconosco l'importanza di mantenere la calma e trasmetterla alla squadra, nonostante la varietà di reazioni che possono emergere durante momenti intensi di gioco. È inevitabile che ogni persona reagisca in modo diverso alle situazioni stressanti ma cerco di trasmettere tranquillità attraverso il mio atteggiamento positivo e fiducioso. La mia priorità è di contribuire ad un ambiente in cui la squadra si senta supportata e pronta a superare insieme le sfide.

-Qual è l'aspetto più gratificante del tuo ruolo nell'allenamento dei giovani talenti della Royal Parthenope?

-Per me, la parte più gratificante degli allenamenti con la Royal Parthenope è la
creazione di un ambiente positivo in cui giocatori e staff si sentono a loro agio e divertiti. Questo non solo contribuisce alla costruzione di un forte rapporto di squadra, ma spesso si traduce anche in amicizie significative al di fuori del campo. Ritengo che il benessere e il divertimento siano fondamentali per il successo complessivo della squadra.
Quando c'è un clima di positività durante gli allenamenti, si crea un terreno fertile per la collaborazione e la crescita individuale e collettiva. L'aspetto umano delle relazioni è altrettanto importante quanto l'aspetto tecnico del gioco.
Stare bene con i giocatori e il resto dello staff non solo rende gli allenamenti più efficaci, ma contribuisce anche a costruire una squadra coesa e motivata.
Sono convinto che un ambiente di lavoro positivo sia la chiave per ottenere risultati eccellenti sul campo e per coltivare legami che vanno al di là del calcio stesso.

-Hai qualche rituale o abitudine prima delle partite importanti?

-Uno dei miei rituali prima delle partite è il riscaldamento con la squadra,
una pratica fondamentale presente nella routine di allenamento di ogni squadra di calcio.Questo non solo aiuta a prepararsi fisicamente ma anche mentalmente per la
sfida imminente, contribuendo a creare un legame coeso tra i giocatori.
Inoltre, per prepararmi al meglio, cerco di studiare le squadre avversarie,
analizzando risultati passati, statistiche e classifiche. Questo processo di analisi mi fornisce una base solida per essere d'aiuto al Mister e al resto della squadra, fornendo quante piu informazioni possibili sugli avversari.
E poi ovviamente ci sono le mie "visioni", ovvero dei pronostici che mi permettono di visualizzare mentalmente lo svolgersi della partita, anticipando possibili scenari e risultati.

-In che modo lavori per mantenere alta la motivazione della squadra durante la stagione?

-Per mantenere alta la motivazione della squadra, io e l'intero staff ci impegniamo a essere un esempio positivo e a essere costantemente presenti agli allenamenti. Riconosciamo l'importanza del nostro ruolo non solo come allenatori ma anche come fonte di ispirazione per i giocatori. Ci assicuriamo di dimostrare un impegno costante e una mentalità positiva durante le sessioni di allenamento. Essere presenti fisicamente e mentalmente è fondamentale per creare un ambiente in cui la dedizione e la passione siano contagiose. La nostra presenza costante è volta a sottolineare che siamo tutti uniti nel perseguire gli obiettivi comuni, creando così una dinamica positiva che alimenta la motivazione di ogni singolo giocatore.

-Come descriveresti la tua filosofia di allenamento e la tua visione del calcio?

-La mia visione del calcio è ispirata al concetto del calcio totale olandese. Questo approccio enfatizza il movimento continuo, lo scambio dinamico dei ruoli in campo e il pressing costante. La mia concezione del calcio è intrisa di istinto, sottolineando l'importanza di giocare in base al sentimento e al benessere complessivo della squadra. La mia filosofia di allenamento è incentrata sul divertimento. Credo che il calcio sia più appagante quando si gioca con gioia e entusiasmo, in un ambiente di allenamento che favorisca il divertimento collettivo, incoraggiando tutti i giocatori a esprimersi liberamente e a contribuire al gioco in modo creativo

-C'è un momento particolare della tua carriera nella Royal Parthenope che ricordi con particolare affetto?

-I ricordi più preziosi che conservo con gioia sono legati agli inizi degli allenamenti con la Royal Parthenope. In quei momenti iniziali, tutto stava prendendo forma: i primi provini, le prime interazioni tra giocatori e staff. Non c'era ancora la struttura definitiva, ma c'era un sogno palpabile, il sogno di costruire una squadra e partecipare al campionato. Oggi, anche se siamo cresciuti e abbiamo raggiunto nuovi traguardi, il sogno persiste. Continuiamo a aspirare a nuove vittorie e a una crescita costante. Il desiderio di conquistare un trofeo e di spingersi sempre più lontano è il motore che ci guida. Quel sogno iniziale si è evoluto, ma la passione e l'entusiasmo di perseguire obiettivi ambiziosi rimangono al centro della nostra esperienza con la Royal Parthenope.

-Qual è il segreto per una buona collaborazione tra l'allenatore principale e l'assistente allenatore?

-Penso che la chiave per una collaborazione efficace tra l'allenatore principale e l'assistente sia la comunicazione attiva e l'ascolto reciproco. Mi impegno costantemente a recepire le indicazioni e le idee dell'allenatore principale, ponendo domande quando necessario per garantire una chiara comprensione e mantenere un'armonia di intenti.

-Come affronti le sfide tattiche durante una partita?

-Durante le partite, affronto le sfide tattiche seguendo e osservando le indicazioni di Mister Antonio. Cerco di comprendere come eseguire sostituzioni, modificare posizioni e rispondere alle indicazioni o ai cambiamenti in corso. Traggo ispirazione dal Mister, che ritengo molto abile dal punto di vista tattico. Ha saputo trasformare la squadra da un iniziale 4-3-3 di inizio stagione a un dinamico 3-4-2-1 che sta regalando spettacolo ancora oggi, e che si adatta benissimo alle caratteristiche tecniche dei giocatori.

-Qual è il tuo obiettivo principale per questa stagione con la Royal Parthenope?

-Il mio obiettivo principale per questa stagione con la Royal Parthenope è apprendere al massimo, progredire insieme alla squadra, divertirmi e, chissà, realizzare il sogno di conquistare un trofeo

-Giocatore preferito Royal parthenope?

-Tutti i giocatori della Royal Parthenope sono i miei preferiti.

-Giocatore preferito Napoli?

-Giovanni Di Lorenzo!

-Giocatore preferito di tutti i tempi?

-Ronaldinho

-GRAZIE FABIO!

-A te!

🇬🇧

Hello Fabio!
-What was your inspiration for becoming an assistant coach?

-I grew up in Naples, a city where football is an integral part of the culture and
of daily passion. Since I was young, I have cultivated a love for this sport, both following the matches on TV and attending the stadium. This intense football experience fueled in me the desire to be an active part of the world of football, transforming the dream of becoming a coach into a concrete goal.
The unique context of Naples, where every match is awaited with great emotion, has
helped shape my passion. Over the years, playing football and futsal, I have accumulated valuable experiences that have strengthened my desire to share and convey those emotions from a coach's point of view. My ambition is to become a source of inspiration for others, guiding and motivating players to reach their full potential. Being an assistant coach is a real vocation that pushes me to contribute to the world of football with dedication and passion.


-How do you handle the pressure during important matches?

-Dealing with pressure during crucial matches is a fundamental part of my role as assistant coach, as it is for the rest of the staff.
I recognize the importance of maintaining calm and transmitting it to the team, despite the variety of reactions that can emerge during intense moments of play. It is inevitable that each person reacts differently to stressful situations but I try to convey tranquility through my positive and confident attitude. My priority is to contribute to an environment where the team feels supported and ready to overcome challenges together.

-What is the most rewarding aspect of your role in training Royal Parthenope's young talents?

-For me, the most rewarding part of training with Royal Parthenope is the
creating a positive environment where players and staff feel comfortable and entertained. Not only does this help build a strong team relationship, but it also often results in meaningful friendships off the field. I believe that well-being and fun are fundamental to the overall success of the team. When there is a climate of positivity during training, fertile ground is created for collaboration and individual and collective growth. The human aspect of relationships is just as important as the technical aspect of the game.
Getting on well with the players and the rest of the staff not only makes training more effective, but also helps build a cohesive and motivated team. I am convinced that a positive work environment is the key to achieving excellent results on the pitch and to cultivating bonds that go beyond football itself.

-Do you have any rituals or habits before important matches?

-One of my rituals before matches is warming up with the team,
a fundamental practice present in the training routine of every football team. This not only helps to prepare physically but also mentally for the
upcoming challenge, helping to create a cohesive bond between players.
Furthermore, to prepare myself as best as possible, I try to study the opposing teams,
analyzing past results, statistics and rankings. This analysis process provides me with a solid basis to be of help to the Coach and the rest of the team, providing as much information as possible on the opponents.
And then obviously there are my "visions", that is, predictions that allow me to mentally visualize the unfolding of the match, anticipating possible scenarios and results.

-How do you work to keep the team's motivation high during the season?

-To keep the team's motivation high, I and the entire staff are committed to being a positive example and being
constantly present at training sessions. We recognize the importance of our role not only as coaches but also as a source of inspiration for players. We make sure to demonstrate consistent commitment and a positive mindset during training sessions. Being present physically and mentally is essential to creating an environment where dedication and passion are contagious.
Our constant presence is aimed at underlining that we are all united in
pursue common objectives, thus creating a positive dynamic that fuels the motivation of each individual player.

-How would you describe your training philosophy and your vision of football?

-My vision of football is inspired by the concept of total Dutch football. This approach emphasizes continuous movement, dynamic exchange of roles on the pitch and constant pressing. My conception of football is imbued with instinct, underlining the importance of playing based on the feeling and overall well-being of the team. My training philosophy is all about fun. I believe that football is more rewarding when played with joy and enthusiasm, in a training environment that promotes collective enjoyment, encouraging all players to express themselves freely and contribute to the game in creative ways

-Is there a particular moment of your career in the Royal Parthenope that you remember with particular affection?

-The most precious memories that I cherish with joy are linked to the beginning of training with the Royal Parthenope. In those initial moments, everything was taking shape: the first tryouts, the first interactions between players and staff. There wasn't a definitive structure yet, but there was a palpable dream, the dream of building a team and participating in the championship. Today, even though we have grown and reached new goals, the dream persists. We continue to aspire to new victories and constant growth. The desire to win a trophy and to push ourselves further and further is the engine that drives us. That initial dream has evolved, but the passion and enthusiasm for pursuing ambitious goals remains at the heart of our Royal Parthenope experience.

-What is the secret to a good collaboration between the head coach and the assistant coach?

-I think the key to effective collaboration between the main coach and the assistant is active communication and listening to each other. I continually strive to incorporate the lead coach's guidance and ideas, asking questions when necessary to ensure clear understanding and maintain a harmony of purpose.

-How do you deal with tactical challenges during a match?

-During matches, I face tactical challenges by following and observing Mister Antonio's instructions. I try to understand how to make substitutions, change positions and respond to directions or changes in progress. I draw inspiration from the Mister, who I consider very skilled from a tactical point of view. He was able to transform the team from an initial 4-3-3 at the beginning of the season to a dynamic 3-4-2-1 that is still putting on a show today, and which adapts very well to the technical characteristics of the players.

-What is your main goal for this season with Royal Parthenope?


-My main goal for this season with Royal Parthenope is to learn as much as I can, progress together with the team, have fun and, who knows, make my dream of winning a trophy come true

-Favorite Royal Parthenope player?

-All Royal Parthenope players are my favorites.

-Favorite Napoli player?

-Giovanni Di Lorenzo!

-Favorite player of all time?

-Ronaldinho

-THANK YOU FABIO!

-To you!

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